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Multe per chi non si iscrive all’AIRE dal 2024

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Multe per chi non si iscrive all’AIRE dal 2024

Multe per chi non si iscrive all’AIRE

Dal 2024 in modo retroattivo per gli italiani che vivono  all'estero ci saranno multe amministrative che possono arrivare fino a 1000 euro per ogni anno in cui non si è dichiarato iscritti all’AIRE, l’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero. 

La nuova legge di bilancio introduce infatti obblighi di controllo da parte i Comuni di ultima residenza in Italia attuando uno scambio di informazioni con l’Agenzia delle Entrate per l’accertamento fiscale e applicando multe per chi non provvede all’iscrizione all'AIRE.

In realtà,  l’obbligo di iscrizione esiste da tanto tempo ma fino ad oggi in molti lo consideravano una discrezionalità, anche per la lentezza dei consolati a svolgere le funzioni per i cittadini italiani all'estero. 

Dal primo di gennaio 2024 cambia tutto, con la nuova legge di bilancio accende un faro sugli italiani che risiedono fuori dai confini nazionali, prevedendo sanzioni da 200 a 1000 euro per ogni anno di mancata iscrizione all’AIRE, con un limite massimo di 5 anni sanzionabili. Le sanzioni si applicano per individuo e non per nucleo familiare, e riguardano anche i minori: così, per esempio, una famiglia di 4 persone che vive all'estero da più di cinque anni ed abbia trascurato tale adempimento amministrativo potrebbe ritrovarsi a dover pagare una sanzione fino a 20.000 euro.

Cosa è l’AIRE?

L'iscrizione all'AIRE - ANAGRAFE ITALIANI RESIDENTI ESTERI - è un obbligo di legge per chi risiede fuori dall'Italia. Si tratta di un registro gestito dai Comuni in collaborazione con le rappresentanze consolari: l’iscrizione è un adempimento obbligatorio per chi trasferisce la propria residenza all’estero.  

Chi deve iscriversi?

L’AIRE riguarda tutti i cittadini italiani che trasferiscono la propria residenza all’estero per periodi superiori ai 12 mesi. Da notare che l’obbligo non decorre dopo 12 mesi, ma dal momento del trasferimento: chi già sa che resterà all’estero più di un anno può e dovrebbe iscriversi immediatamente. La norma infatti prevede che si provveda entro 90 giorni dal trasferimento. L’obbligo ricade anche sui cittadini nati all’estero da genitori italiani (inclusi i minori) il cui atto di nascita è stato trascritto in Italia e coloro i quali abbiano acquisito la cittadinanza italiana ma vivono stabilmente all’estero.

Iscriversi all’AIRE significa cancellare la propria residenza dalle liste del Comune italiano di ultima dimora per spostarla nello stato estero di nuova residenza. La regola generale, lo ricordiamo, è infatti che si possa avere un’unica residenza: in Itala o all’estero.

Perché iscriversi all'AIRE ?

Prima di tutto perché è non solo un diritto, ma anche un dovere dei cittadini italiani residenti all’estero; soprattutto, perché l’AIRE costituisce il presupposto, tra l’altro, per usufruire di numerosi servizi consolari come il rinnovo dei documenti, passaporto e carta d'identità ove si a possibile e soprattutto poter trascrivere in caso di cambio di stato civile la nascita dei propri figli ed infine l’esercizio del diritto di voto all’estero.

Le novità della nuova legge

Dal primo gennaio 2024 cambia il ruolo del comune ed è previsto anche un maggior coinvolgimento attivo da parte dei Comuni italiani, cui ora è demandato non solo l’onere dei controlli, ma anche la remunerazione che ne consegue delle multe.

Altro punto fondamentale è stato introdotto l’obbligo, in capo alle amministrazioni pubbliche, anche estere, di scambio di informazioni con gli altri enti dello Stato in relazione ad elementi rilevanti relativi ai connazionali di cui si ha ragione di ritenere che siano residenti di fatto all’estero, con il Comune italiano chiamato a notificare le iscrizioni (o cancellazioni d’ufficio) AIRE anche all’Agenzia delle Entrate per i controlli fiscali sugli anni aperti precedenti all’iscrizione (o cancellazione), quando si risultava ancora formalmente residenti in Italia (o al contrario si beneficiava di una residenza estera fittizia).

L’accertamento delle sanzioni sono notificati, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui risulti il mancato adempimento; chi risiede all’estero da più di 5 anni e non si è mai iscritto all’AIRE, per esempio, potrà essere sanzionato soltanto per gli ultimi 5.

Retroattività della legge 

La Legge di Bilancio non è retroattiva, e le sanzioni non si potranno applicare  a chi è già iscritto AIRE da una data anteriore all’entrata in vigore della nuova legge. 

Inoltre non ci si può iscrivere in modo retroattivoe l'iscrizione decorre dalla data in cui si presenta la domanda nel portale FAST IT.

Tramite Italia vi consiglia di iscriversi all'AIRE e di farlo quanto prima anche perchè i comuni probabilmente ancora non sono pronti ad erogare le multe. I nostri uffici a sono a vostra disposizione per aiutarvi a regolarizzare la vostra posizione presso il vostro comune AIRE. 

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