Cittadinanza italiana per discendenza

La cittadinanza italiana si basa sul principio dello ius sanguinis, secondo il quale una persona acquisisce la cittadinanza dei suoi ascendenti per il semplice fatto della loro filiazione - biologica o anche adottiva - anche se il luogo di nascita è un altro paese.

Per linea materna. solo per i bambini nati dopo il 1° gennaio 1948.

Il riconoscimento della cittadinanza italiana è subordinato alla dimostrazione da parte del richiedente che i suoi ascendenti in linea retta abbiano mantenuto la cittadinanza italiana senza interruzioni.

In questo caso, non è necessario richiedere la concessione della cittadinanza italiana, ma si richiede il riconoscimento della cittadinanza italiana.

Bisogna dimostrare, caso per caso, la propria discendenza presentando alle autorità italiane tutti i documenti che la comprovano.

La cittadinanza italiana può essere ottenuta per linea paterna, di padre in figlio senza limiti generazionali in via amministrativa, acquisita tramite i consolati italiani in caso di residenza all'estero o presso gli "uffici di stato civile" dei comuni italiani.

Per i figli nati prima del 1° gennaio 1948, in linea materna, la legge non consente il riconoscimento della cittadinanza italiana per via amministrativa, ma la sentenza della Corte di Cassazione n. 4466 del 25 febbraio 2009 ha riconosciuto il diritto degli ascendenti di ex cittadini italiani alla cittadinanza italiana per via giudiziaria.