In Italia o in Spagna con un visto turistico, posso prolungare il mio soggiorno?
Chi viene in Italia o nella Comunità Europea per brevi periodi, ad esempio per turismo o per visitare un parente, riceve un "visto Schengen uniforme" di tipo C, che ha una durata massima di 90 giorni. Una volta qui, non è necessario richiedere un permesso di soggiorno, è sufficiente una semplice dichiarazione di presenza (ecco come si fa).
Al termine dei 90 giorni, il cittadino straniero deve tornare a casa se non vuole diventare un immigrato irregolare e quindi essere soggetto a espulsione, con il conseguente divieto di rientrare in Italia. L'articolo 13 del regolamento attuativo del Testo Unico sull'Immigrazione (DPR 394/1999) prevede la possibilità di rimanere oltre tale data solo se "sussistono gravi motivi, in particolare di natura umanitaria o derivanti da obblighi costituzionali o internazionali".
L'estensione può quindi essere attivata solo in casi eccezionali, come una malattia o un incidente che costringa il cittadino straniero a ricoverarsi in ospedale e gli impedisca di tornare a casa finché non sarà in grado di viaggiare. In questi casi, però, deve contattare la Questura competente del luogo in cui si trova e chiedere il prolungamento del suo soggiorno in Italia, presentando tutta la documentazione che giustifichi le sue buone ragioni. Tuttavia, è bene ribadire che si tratta di situazioni molto rare.
Attenzione: la regola vale anche per i cittadini di paesi stranieri che, grazie agli accordi con l'Unione Europea, possono venire in Italia per brevi soggiorni senza visto d'ingresso. È il caso, ad esempio, degli albanesi o dei peruviani. Il soggiorno può durare al massimo 90 giorni, poi dovrai tornare a casa.